Questo file è la rielaborazione delle slide 02_Memoria

La memoria dentro i nostri elaboratori viene organizzata in questo modo: Bisogna ricordare inoltre che più si va in alto nella piramide più la memoria sarà veloce.

La memoria principale è un contenitore di celle ordinate, ogni cella è ampia un byte e possiede un’indirizzo, dentro queste celle troviamo le istruzioni dei software e i dati di input e/o output, questi valori che troviamo dentro le celle vengono conservati fino a quando la memoria viene alimentata, appunto per questo viene chiamata memoria volatile. La maggior parte della memoria principale è realizzata in tecnologia RAM (Random Access Memory), più precisamente usando una sotto-famiglia della RAM ovvero la DRAM (Dynamic RAM), questo tipo di RAM viene chiamata cosi perché i dati al suo interno vengono modificati continuamente, i tempi di lettura e scrittura nella RAM sono più alti rispetto alle altre attività di un’elaboratore, questa situazione crea il collo di bottiglia. Per riuscire a contrastare il collo di bottiglia sono state create le SRAM (Static RAM) che però essendo più costose sono utilizzate solo come speciali memorie di transito tra memoria e processore, vengono chiamate memorie Cache. Lo slot della scheda madre dove vengono inserite le memoria DRAM si chiama DIMM (Dual Inline Memory Module) a due facce. All’interno della memoria principale troviamo anche la memoria ROM (Read Only Memory) una memoria di sola lettura usata per conservare il BIOS (Basic Input/Output System). Il BIOS viene usato durante la fase di bootstrap per avviare il dispositivo nel modo corretto, dopo la quale troviamo la fase di POST (Power on Self Test) dove viene verificato il corretto funzionamento delle varie componenti dell’elaboratore. Questo tipo di memoria anche se è di sola lettura in realtà può essere riprogrammata attraverso delle procedure speciali, come le procedure di configurazione del BIOS.